Metropolita di Kiev. Promosse l'unione della Chiesa rutena con quella di Roma,
sottoscrivendo l'atto di Roma (1595), e ottenendo in seguito dal papa
l'approvazione per il mantenimento della liturgia orientale di tipo slavo. Nel
1596, nonostante la conferma nel sinodo ortodosso di Brest-Litovsk delle
condizioni proposte per l'unione con Roma, si formarono correnti dissidenti,
alle quali
P. si oppose sempre con fermezza (1541-1613).